

Un Parco che vive
Un “parco che vive” e non l’idea di una riserva intoccabile era è il grande sogno di Piero Rossi. Considerava sacro l’ambiente, ma la tutela non doveva riguardare solo gli aspetti faunistici e vegetazionali. Allo stesso modo riteneva prioritario salvare le tradizioni e la presenza umana esistenti sul territorio. La pastorizia, l’alpeggio, l’edilizia rurale, i sentieri erano un bene che doveva essere studiato, conservato e sostenuto.
Le immagini qui raccolte ci mostrano come i paesaggi siano mutati, come alcune cose siano andate perdute, ma anche come l’impegno del Parco possa riportarle alla vita.